di Anna Covone
Uno schiaffo di caffeina per reggere i ritmi sempre più incalzanti della vita post-moderna, un pò come il secchio d’acqua che ti sveglia di botto la mattina. Da qualche anno a questa parte è nata una nuova specie di energy mania, tra drink, barrette e quant’altro. A oggi il più potente energy drink in commercio è Wired x505, dove 505 indica i milligrammi di caffeina contenuti nella lattina da 690 ml. Al confronto la classica Red bull risulta essere una camomilla, mentre una lattina di Coca-cola contiene metà dose della caffeina di una tazzina di espresso (più o meno 40mg)!
Una panetteria canadese sta cavalcando questa moda con il lancio di “A Snack in the Face”, la prima Caffeine Bakery con una linea di prodotti (biscotti, dolci, dolcetti) che hanno come ingrediente magico la caffeina. Letteralmente “uno snack in faccia” per cominciare bene la giornata, questa è l’idea di Allison Nelson e il marito Wels, due geek appassionati di giochi online che “spendendo un sacco di tempo davanti al computer, hanno bisogno di caffeina semplicemente per sopravvivere”. Da questa esigenza è nata l’idea di cominciare ad assumere caffeina farmaceutica in dosi massicce.
La sostanza sciolta in acqua ha un sapore terribile, i due hanno così deciso di usarla per realizzare dei composti zuccherati e infine dei dolci veri e propri. Originariamente nei brownies erano presenti circa 400 milligrammi di caffeina farmaceutica, circa l’equivalente di una tazza grande di caffè Sturbucks, ma tale quantità si è rivelata troppo pesante. Adesso per ogni 10 cm di biscotto sono presenti circa 200 milligrammi di caffeina.
“Essere un bambino negli anni ‘60, è probabilmente ciò che mi ha ispirato a fare un brownie alla caffeina” racconta Allison Nelson, la proprietaria della “panetteria alla caffeina” fiera di contribuire alla diffusione di un altro modo di assumere la sostanza più amata al mondo per le sue capacità toniche e stimolante.
A questo proposito energyfiend.com ha rilevato il contenuto di caffeina per alcune delle bevande più diffuse:
Un caffè da Starbucks: 260 mg
Una lattina di Red Bull: 80 mg
Una lattina di Pepsi: 38 mg
Il biscotto A Snack in the Face, con i suoi 200 mg di caffeina schizza subito al primo posto nella competizione con il caffè espresso, anche se forti rimangono i miei dubbi sulla bontà di questo prodotto. Lo snack è sicuramente gradevole al palato e una potente fonte di energia, ma una eccessiva quantità di caffeina fa male alla salute in quanto può causare disturbi del sonno e palpitazioni.
L’iniziativa, che mira ad espandere un mercato, quello del caffè, sempre fertile e incline al cambiamento, potrà funzionare oltreoceano ma qui in Italia le esigenze del consumatore sono diverse e fortunatamente un buon biscotto al caffè non potrà mai sostituire la quotidiana tazzina di espresso. Tuttavia le ricette al caffè sono moltissime anche da noi ma non prevedono l’uso di caffeina farmaceutica, anche perché sapreste immaginare un tiramisù con della caffeina sintetica piuttosto che tre belle tazze di caffè? Io no.
Una ricetta facile e veloce per preparare degli ottimi biscotti al caffè:
Ingredienti per 4 persone:
Unire farina, zucchero, olio e tuorli, dopo i due tipi di caffé e mescolare. Quando si è fatto un impasto compatto far riposare in frigo per 2 ore. Poi stendere la pasta e ritagliarla nelle forme che si vuole, spennellare la superficie con gli albumi e poi cuocere a 180°C per 15 minuti.
2 Commenti
Grazie per l’idea, non avevo mai pensato alla caffeina da questo punto di vista.
Si ma non bisogna mai esagerare! Meglio un sano tiramisù o una bella crema al caffè vecchio stile italiano, gli americani a volte ci vanno troppo pesanti, anche con il caffè. Proprio oggi ho letto un articolo su un bar di Brooklyn che vende una tazza di caffè da mezzo litro. “Mezzo litro di tuoni e fulmini“, così descrive la sua creazione il proprietario della caffetteria!
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