Il suolo vulcanico, ricco di azoto e fosfati e il clima perfetto alle alte quote fanno dell’America Centrale un paradiso del caffè. Il caffé coltivato è in netta prevalenza arabica e le specie migliori sono il Terrazù e il Tournon che, sviluppando una finissima acidità e freschezza, sono perfetti per caffé infusi come il caffé americano, ma non stonano certo in un espresso preparato con cura.

Il caffè è vitale  per i costaricani; proprio come per noi il caffè è sempre la prima cosa che viene offerta  agli ospiti e invece del Tea-time c’è la pausa caffè. Il Costarica è anche uno dei paesi dove più rapidamente si è sviluppato il commercio di caffé equo-solidale, e proprio qui è nata una tecnica per realizzare oggetti d’arte fatti di caffè.

Cafegrafia, la memoria nei filtri di caffèDopo una ricerca effettuata per un lungo periodo di tempo in un laboratorio di fotochimica di piccole dimensioni, sul finire degli anni ’80 Saul Bolaños (sulla destra un suo ritratto), un’artista costaricano, ha scoperto la Cafegrafia, un modo per utilizzare il caffè come pigmento nella stampa di fotografie.

Il risultato sulle foto è una patina marrone intenso che evoca immagini romantiche d’altri tempi.

Cafegrafia, la memoria nei filtri di caffè

Bolaños si è specializzato nella riproduzione di immagini sui supporti cartacei dei filtri usati per il caffè americano. Non ci sono altri ingredienti, essi hanno l’aroma, il colore e il sapore di puro caffè.

Ogni filtro di caffè diventa un’opera d’arte da incorniciare, oppure basta metterlo in acqua calda per gustare un vero caffè artistico.

Cafegrafia, la memoria nei filtri di caffè

Non è interessante solo il processo, ma anche i soggetti che spesso sono fotografie d’epoca raffiguranti la coltivazione del caffè come veniva praticata circa un secolo fa in Costa Rica. Saul Bolaños ha prodotto più di 100 soggetti differenti e centinaia di stampe al caffè sono state vendute ai turisti come souvenir a La Plaza de la Cultura, nel cuore del centro di San José, dove Saul ha avuto una mostra d’arte permanente dal 1993 fino al 1995.

Una delle missioni dell’artista è quella di preservare la documentazione fotografica sul caffè raccolta nel secolo scorso.

Questa è una immagine del 1870 di indiani nativi impegnati nella raccolta dei chicchi di caffè. Il bambino si siede con un canestro mentre la madre raccoglie il caffè in grani.

In quest’epoca frenetica, dove pensando al caffè e all’arte viene subito in mente qualche immagine di latte art, questa tecnica affascinante merita sicuramente un’attenzione particolare per la sua capacità di preservare una memoria di antiche tradizioni che attraverso il caffè sopravvivono nelle immagini.

Questo articolo è relativo a: Caffè e arte

Non ci sono Commenti

Vuoi essere il primo? Commenta utilizzando il box a destra.

Non è necessario registrarsi per commentare.

E' possibile invece registrarsi a Gravatar per ottenere una propria immagine personalizzata. Successivamente basterà riempire il campo Email per avere la propria icona personalizzata.

Aggiungi un commento

La tua email non verrà mai visualizzata. I campi obbligatori sono contrassegnati con un *

*
*