Un classico del natale è la vetrina decorata: stelle, alberi, neve ma anche note di caffè. Ogni anno si disputa la gara a chi allestisce l’addobbo più originale e glamour, e quest’anno vince il caffè. Si, perché il caffè è estremamente glamour.

Per il Natale 2010, l’eccentrico direttore creativo di Barney’s di New York, Simon Doonan, ha scelto un tema mangereccio per la classica vetrina natalizia, intitolata ‘Have a Foodie Holiday’.

Ogni vetrina rende omaggio ad uno chef o ad un ristorante famoso, però l’allestimento comprende anche una vetrina molto particolare, assemblata da Doonan con confezioni e imballaggi del caffè riciclati forniti da Illycaffè, marchio molto apprezzato anche in America.

Miss Illy, la Contessa CaffeinaRecuperando centinaia di sacchetti di caffè in alluminio usati (i tipici Illy salva-aroma), l’artista ha realizzato un’eccezionale “Contessa Caffeina”, ribattezzata anche ”Miss Illy”.

Uno sfondo di lattine, barattoli e ghirlande di bicchierini di carta fa da scenografia a un rigoroso e raffinato lavoro di arricciature e plissettature che dà forma al nobile vestito della contessa-manichino.

Argento scintillante con qualche nota di rosso, i classici colori Illy si adattano al Natale in maniera sublime. Le buste di caffè si sono trasformate in frange, ricci, pieghe, merletti e code: un abito da far invidia anche ad una principessa. Infatti, per la realizzazione, Doonan ha rivelato di essersi ispirato ad Anita Ekberg nella Dolce Vita , a Deborah Kerr in The Innocents e ai dipinti del diciannovesimo secolo di James Tissot.

Andrea Illy, presidente di Illycaffè commenta il significato della vetrina più trendy dell’anno con un approccio estetico e polisensoriale al caffè: ”L’esperienza del caffè riguarda il palato, certo, ma anche la bellezza, e in particolare la capacità di goderne con tutti i cinque sensi. Simon in questa occasione ha trovato un modo assolutamente nuovo e a dir poco imprevedibile per visualizzare questo concetto”.

L’estetica è un fattore importante, ma il messaggio che Doonan ha voluto conferire a questa piccola grande opera di arte e marketing (non solo del brand ma anche sociale) è ben più profondo, come dichiara egli stesso:

“Certo, il risultato è divertente, ma per quanto riguarda l’arte e il caffè sappiamo anche essere molto seri e prendiamo seriamente il messaggio dell’uso creativo, del riciclo innovativo, della sostenibilità, come del resto Illy ha sempre fatto, prima ancora che ciò diventasse una moda”.

Un’affascinante donna di latta, Miss Illy è anche un monito, un’invito a politiche e comportamenti sempre più eco-friendly e orientati a un riciclo intelligente. “Un esercizio radicale di recupero creativo”, come Doonan lo ha definito, che forse l’arte può insegnare meglio di qualsiasi altra forma di comunicazione. Per cui godiamoci lo spettacolo.

Miss Illy, la Contessa CaffeinaI numeri:


• 300 barattoli Illy da tre chilogrammi l’uno
• 250 sacchetti d’alluminio che contenevano le capsule monoporzione di caffè Illy
• 250 barattoli da 250 grammi di caffè l’uno
• una macchina per espresso
• cucchiaini da caffè utilizzati per gli orecchini della contessa
• una ghirlanda realizzata con 300 bicchieri di carta

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